Interazioni tra emozione e cognizione: una prospettiva neurobiologica
Psicoanalisi e Neuroscienze(2007)
摘要
Nella storia dell’umanità, la cognizione e l’emozione sono state considerate due processi mentali distinti e di solito contrapposti.
Tracce di questa presunta dicotomia esistono già nella Bibbia, dove leggiamo che “una mente tranquilla vitalizza la carne,
ma la passione fa imputridire le ossa” (Proverbi, 14:30). Ma è con i filosofi greci che la cognizione impone il suo dominio duraturo sulle emozioni. Scrive Aristotele nella
Politica [1]: “Il dominio dell’anima sopra il corpo e il dominio della mente e dell’elemento razionale sopra le passioni è chiaramente
naturale e opportuno, mentre l’uguaglianza di entrambe o il dominio dell’inferiore è sempre dannoso”. In realtà Aristotele
ha definito l’emozione come “ciò che produce nella condizione dell’individuo una trasformazione tale che il suo giudizio ne viene influenzato”
[2]. L’essenza dell’emozione consisteva nella sua influenza negativa sul ragionamento. Dunque, le emozioni dovevano essere evitate,
se si desiderava pensare con chiarezza, “perché il desiderio è una bestia selvaggia, e la passione perverte la mente dei governanti”
[1].
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